Omicidio Luca Sacchi, il giovane è stato colpito con una mazza prima di essere ucciso con un colpo di pistola. Si ipotizza un regolamento di conti nel mondo della droga.
Aumentano i dubbi e gli interrogativi sull’omicidio di Luca Sacchi, il 24enne ucciso a Roma nei pressi di un pub nella zona dell’Appio Latino. Il lavoro degli inquirenti starebbe portando a una ricostruzione sempre più distante dalle prime ipotesi. Se in un primo momento si parlava di una rapina finita male, ora la voce che circola è quella dell’esecuzione, di un regolamento di conti nel mondo della droga.
Omicidio Luca Sacchi, il giovane colpito con una mazza prima di essere ucciso
Come riferito da il Corriere della Sera, gli esami autoptici sul corpo di Luca evidenzierebbero che il giovane sia stato colpito con una mazza prima di essere ucciso. Sarebbe la mazza da baseball brandita da Paolo Pirino. Prende piede l’ipotesi che il ventiquattrenne sia stato ucciso in seguito a uno scontro avvenuto in precedenza.
Gli ultimi spostamenti e le ipotesi investigative
E l’ipotesi sembra trovare conferme. Luca e Anastasiya incontrano al pub John Cabot Giovanni Princi, amico di lui oltre che pregiudicato per droga. Forse per questo motivo Princi si allontana dal luogo dell’agguato prima dell’arrivo dei carabinieri.
Passando all’analisi degli ultimi spostamenti dei killer, le immagini delle videocamere di sorveglianza mostrano la famosa Smart bianca che imbocca due strade contromano per raggiungere i due fidanzati. Vanno diretti, senza esitazioni. Secondo uno dei testimoni Del Grosso sarebbe sceso dalla macchina già con la pistola in mano, quindi non avrebbe reagito di fronte alla resistenza di Luca Sacchi ma lo avrebbe avvicinato con il chiaro intento di ucciderlo. Se fosse confermata la testimonianza, ovviamente.
Omicidio Luca Sacchi, si attende l’interrogatorio ad Anastasiya
La speranza degli inquirenti è che nuove e importanti informazioni emergeranno in occasione dell’interrogatorio di Anastasiya Kylemnyk. La fidanzata di Luca Sacchi dovrà chiarire i suoi contatti con gli spacciatori e dovrà fare luce sul contenuto dello zaino che aveva con sé la sera dell’omicidio di Luca Sacchi.
Lei ha sempre sostenuto che nella borsa c’erano poche decine di euro, un testimone parla di duemila euro in mazzette da venti e da cinquanta. E il sospetto è che il testimone possa avere ragione e che la giovane fosse al centro di uno scambio di droga. Forse per conto di amici, forse il suo coinvolgimento è maggiore di quanto non si sia pensato in un primo momento.